3 giorni a Marrakech: cosa vedere e dove mangiare

Di Caterina Zanzi

Avete in programma un viaggio di 3 giorni a Marrakech? Ecco i nostri consigli su cosa vedere e dove mangiare nella splendida città del Marocco!

Marrakech cosa vedere dove mangiare
Un angolo di Marrakech | © Caterina Zanzi

3 GIORNI A MARRAKECH: COSA VISITARE

Premetto che un weekend fatto di gran lena, massimo tre giorni, è il tempo ideale per visitare Marrakech, che non ha una lista infinita di attrazioni e, soprattutto, si gira agilmente e principalmente a piedi, con distanze tutto sommato ravvicinate. Discorso diverso, ovviamente, se volete abbinare escursioni o, semplicemente, godervi con calma la vita del posto (che, alla fine, è forse la cosa più interessante). Al netto di queste considerazioni, ecco i luoghi che abbiamo visitato in tre giorni!

Marrakech cosa vedere dove mangiare
Un angolo di Marrakech | © Caterina Zanzi

* PALAZZO BAHIA. Senza dubbio il più bel palazzo di tutta Marrakech, coi suoi bei cortili interni, i soffitti decorati e i giardini. Probabilmente, per capirlo al meglio, sarebbe opportuno noleggiare una guida, cosa che si può fare in loco.

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Un’immagine del Palazzo Bahia | © Caterina Zanzi

* PALAZZO EL BADI. Si tratta, di fatto, dei resti di un palazzo del XVI secolo, che allo stato attuale appare in veste depredata e piuttosto scarna. Anche questa attrazione, come la maggior parte di quelle in città, costa l’equivalente di 7 euro, ma non ci è parsa imprescindibile.

* TOMBE DEI SAADITI. Si tratta di un edificio in cui la vera ‘chicca’ è una sola stanza in cui venne seppellito un sultano. Per il prezzo (circa 7 euro), mi chiedo tuttora se ne valga la pena. Spesso è affollato, quindi prendete in considerazione l’idea di fare una coda, anche lunghina.

* CASA DELLA FOTOGRAFIA. Decisamente più fuori dai circuiti turistici, questo piccolo edificio ospita alcune retrospettive di fotografia, e al proprio interno ha anche una terrazza su cui si può mangiare.

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Un’immagine della Casa della Fotografia | © Caterina Zanzi

* UN GIRO AL SOUK. Impossibile non rimanere affascinati dal souk (in arabo, “mercato”) di Marrakech con i suoi colori e la sua vivacità. Nonostante credo sia ormai diventato molto turistico (molti negozi di souvenir e abbigliamento paiono uno la fotocopia dell’altro), vale comunque fare un giro. Armatevi di pazienza perché è molto trafficato (nonché pieno di turisti) sia da persone che da motorini che vi sfrecceranno a fianco a ogni angolo. Se invece siete alla ricerca di negozi a tutti gli effetti, nella Medina vi facciamo i nomi di Chabi Chic e Max & Jan. E io ho comprato delle scarpe bellissime in tale Boutique Balghine Magic. Comunque, perdetevi quanto più possibile tra i vicoli della Medina, pieni di (adoraaabili) gatti, non mancando di passare anche da Jemaa el-Fna, la piazza principale con bancarelle e tanto di serpenti e scimmie.

* JARDIN SECRET. Piccolo ma grazioso giardino botanico che si visita in una ventina di minuti, in cui rilassarsi un po’ dal caos della città. Il prezzo è sempre di 70 dhiram (7 euro).

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Un’immagine del Jardin Secret | © Caterina Zanzi

* MUSEO YVES SAINT LAURENT E GIARDINI MAJORELLE. Questo è il ‘duo’ di attrazioni sicuramente più celebre di tutta la città. E non a torto: una volta entrati in entrambi i luoghi, praticamente attaccati, si ha come l’impressione di accedere a un’altra dimensione; i Giardini Majorelle sono incantevoli con i loro colori, mentre a colpire del Museo Yves Saint Laurent è l’architettura dei locali, oltre ovviamente alla storia del geniale stilista.

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Un’immagine dal Museo Yves Saint Laurent | © Caterina Zanzi

Purtroppo c’è tantissima gente a visitare entrambi; in linea teorica i biglietti si potrebbero acquistare online, ma noi non ci siamo riusciti. Cercate di arrivare presto per evitare code e ressa, e se proprio non riuscite, fate i biglietti ‘combinati’ per entrambe le attrazioni al museo invece che ai giardini, c’è sempre un po’ meno coda.

* GUELIZ. É la parte nuova di Marrakech, costruita dai francesi in tempi ben più recenti rispetto alla Medina. La sua via principale è il corrispondente di un corso Vittorio Emanuele, con tutti i marchi occidentali più famosi. Vale la pena farci un breve giro anche solo per vivere questo ‘contrasto’ (e magari fare anche un giro di shopping in un negozio delizioso, con delle borse stupende, che si chiama Boutikesh).

* LA MAMOUNIA. É considerato da molti l’hotel più lussuoso del Marocco, e addirittura uno dei più lussuosi al mondo. Solo se avete tempo in avanzo o se siete curiosi di farvi un’idea, potete entrare a visitarlo (vietato, invece, fare foto) e fermarvi anche per un tè nel giardino o un drink. A me non ha entusiasmato, forse a causa delle grandi aspettative.

* HAMMAM. Impossibile andare in Marocco e non provare l’esperienza dell’hammam. Probabilmente, la scelta più aderente alla tradizione sarebbe quella dell’hammam frequentato da gente del quartiere e non da turisti (per esempio, l’Hammam Mouassine). Noi alla fine ci siamo però fatte convincere dal nostro riad a provare un hammam/spa da loro consigliato, Les Bains du Lotus, in cui ci siamo trovate bene anche se sicuramente non è stata l’esperienza più aderente al vero hammam. In ogni caso, qui per l’equivalente di 70 euro (ma ci sono diversi pacchetti tra cui scegliere) per un’ora e mezzo ti fanno scrub e massaggio. Tra gli altri nomi che ci erano stati consigliati, anche l’Hammam de la Rose e Les Bains d’Orient.

* ALTRE ATTRAZIONI. Se avete qualche giorno in più, potete visitare anche altre attrazioni, tra cui Dar Si Said (museo di storia locale) o Dar El Bacha, che a quanto ho capito vale un giro più per il palazzo che per la collezione che ospita al proprio interno.

* ESCURSIONI VARIE. Da Marrakech potete fare diverse escursioni: le più quotate sono quelle nel deserto (che dista all’incirca 7 ore di auto, diffidate delle esperienze più vicine), quella sulla costa, a Essaouira, quella ai Monti dell’Atlante e quella alle cascate di Ouzoud. Se invece volete godervi un’intera giornata di relax, mi hanno parlato molto bene del Beldi Country Club, dove potete prenotare un pacchetto che comprende hammam, spa, piscina e pranzo a una ventina di minuti di auto dal centro.

3 GIORNI A MARRAKECH: DOVE MANGIARE

* CAFE KIF KIF. Bel terrazzino su cui fare una pausa caffè (o, ancora meglio tè) o, in alternativa, un pasto super veloce.

* CHEZ LAMINE HADJ MUSTAPHA. Senza ombra di dubbio il pasto che ci ha più colpiti è stato quello in questo ristorante marocchino (e frequentato soltanto da gente del posto) in pieno Souk. Qui, la specialità è la tangia, ovvero carne d’agnello cotta per ore nel coccio, che potete accompagnare con olive, insalate e verdure varie. Se vi sentite più hard core, potete anche provare la testa di montone. La carne si scioglie in bocca, loro sono gentilissimi. Costo equivalente a 8-10 euro a testa.

* NAIMA COUS COUS. Sempre se volete provare la cucina tipica, vi consigliamo di provare il cous cous di Naima, da molti ritenuto . In questo piccolo locale nella Medina, le signore cucinano soltanto questo, servito con verdure speziate e tè. Costo equivalente a 10 euro a persona.

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Il cous cous di Naima | © Caterina Zanzi

* STREET FOOD. Il consiglio, comunque, è sempre quello di buttare un occhio alle tante bancarelle di cibo che troverete per strada, e provare l’esperienza più vera, quella dello street food (soprattutto nella piazza principale).

* AMAL WOMEN’S TRAINING CENTER. Se vi trovate a Guéliz, nella parte ‘nuova’ di Marrakech, non vi troverete male nel cortile di questo centro gestito da sole donne, che si occupa di inserire nel mondo del lavoro donne svantaggiate Qui le specialità sono marocchine e vanno dal tajine al cous cous fino all’agnello. Costo equivalente a 10 euro a testa.

* NOMAD. Terrazza turistica ma molto piacevole (e con dei piatti ben realizzati) su cui fare una buona pausa pranzo o una cena romantica con affaccio su una delle piazze principali della città. In alternativa, in zona potete scegliere anche la vicina Terrasse Des Epice, della stessa gestione. Costo equivalente a 15-20 euro a testa.

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Il nostro pranzo da Nomad | © Caterina Zanzi

* I LIMONI. Su suggerimento di moltissime persone, abbiamo deciso di provare anche questo ristorante, gestito da un italiano e con piatti della cucina nazionale (o comunque, europea) in carta. Al di là della location carina (ma comunque non da urlo), i piatti non ci hanno emozionato, ragione per cui vi suggeriremmo di preferire ristoranti più ‘tipici’. Costo sui 15-20 euro a testa.

* BERE QUALCOSA. Tenete presente che nella maggioranza dei posti a Marrakech, non servono alcool. Quindi, per un drink prima o dopo cena, dovrete per forza recarvi in un hotel o in un ristorante turistico. Noi abbiamo bevuto un drink da Le Salama (bell’atmosfera, caro, turistico) e in un altro posto incredibile, che vi consigliamo di andare anche soltanto a vedere perché magico: si tratta di El Fenn, un hotel di lusso sulla cui terrazza potete andare anche soltanto a bere qualcosa. Incredibile.

Altri ristoranti e locali che mi erano stati consigliati:

* Grand Café de la Poste (aperitivo)
* Baromètre Marrakech (cocktail bar)
* Shtatto (aperitivo)
* Al Fassia
* Dar Yacout
* Les Jardins Mandaline
* Riad Jardin Secret
* Le Tobsil
* La Famille
* Le Fondouk
* Café Clock
* Comptoir Darna
* Mechoui

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Un angolo di La Famille | © Caterina Zanzi

ALTRE INFO UTILI SUL VIAGGIO

* Tra i tanti riad trovati su Booking (occhio che sono quasi sempre tutti al completo, per cui cominciate a farvi un’idea e a bloccare qualcosa con dovuto anticipo), abbiamo scelto il Riad NayaNour, che ci ha soddisfatto per qualità del servizio, posizione e prezzo.

* L’aeroporto dista una ventina di minuti dalla Medina; noi abbiamo usufruito di un servizio transfer organizzato dal nostro riad, in alternativa potete prendere un taxi.

* All’interno della Medina, il traffico è vietato alle auto, per cui dovrete sempre andare a piedi; per muovervi al di fuori delle mura, invece, potete fermare i taxi per strada (opzione più economica rispetto a prenderli da uno dei ‘parcheggi’). Il consiglio è sempre quello di fissare il prezzo della corsa nel momento in cui comunicate l’indirizzo a cui dovete andare.

* A Marrakech si parla principalmente la lingua del posto, oltre che il francese; in generale, l’impressione è stata che si riesca a comunicare a sufficienza anche in inglese.

* Consiglio di prenotare tassativamente i ristoranti ben prima di partire per il vostro viaggio (per esempio, tramite i siti degli stessi locali) o, in caso non si riesca, di far chiamare dal vostro riad non appena arriverete in città. I locali spessissimo sono al completo e il rischio di non trovare posto molto alto.

* Prelevare è, in generale, parecchio semplice. In alternativa, potete portare soldi da cambiare: il posto più conveniente per farlo è appena svoltato l’angolo di Jema el-Fna, indicativamente davanti alla fermata delle carrozze. Nei ristoranti e nei locali europei di norma accettano carte di credito.

* Se avete bisogno del traffico internet, appena usciti dall’area arrivi dell’aeroporto, proprio davanti ai punti di consegna bagagli, troverete diverse compagnie telefoniche del Paese (io ho scelto, in maniera randomica, Orange) che per l’equivalente di 10 euro vi forniranno sim con traffico dati da 10 gb (20 gb a 20 euro). Fanno tutto loro in dieci minuti netti, comodissimo.

* La domanda che mi è stata posta più frequentemente su Instagram, visto che eravamo due ragazze da sole, è se la città fosse sicura: noi non ci siamo mai sentite in pericolo. Esperienza soggettiva, dettata dalle contingenze e ovviamente dalla prudenza che si deve avere quando si è in qualsiasi città del mondo, ma mi sento comunque di rassicurare chi sceglierà Marrakech come destinazione del proprio viaggio.

* Al contrario di altri Paesi, per esempio la Turchia, in Marocco l’accesso alle moschee è riservato ai soli musulmani.

* È sconsigliabile bere acqua del rubinetto, e in molti ci avevano ammonito anche sul ghiaccio e sulle verdure crude, che invece abbiamo consumato senza conseguenze!

E voi siete mai stati a Marrakech? Avete altri suggerimenti? Fatecelo sapere con un commento o condividendo le vostre foto sui social con l’hashtag #ConoscoUnPosto!

Se siete alla ricerca di altri nostri consigli, trovate tutto a questo link per gite fuori porta e a questo per viaggi più lunghi.

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5 commenti

Arianna 06/12/2022 - 11:22 am

Ciao Cate e redazione, segnalo la chiusura definitiva del Kif Kif! 🙁

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Caterina Zanzi 06/12/2022 - 4:20 pm

OH NO!!!!

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Lorenzo 08/02/2023 - 10:09 pm

Ciao! grazie mille per i consigli sulla città, davvero utili!
Consiglio di visitare CHEZ MADAME KHADIJA, una piccola pasticceria a conduzione familiare con prodotti buonissimi.

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Simoni 11/05/2023 - 12:04 pm

Grazie delle dritte
Ottima quella dello spazio gestito solo dalle donne, ci andrò! Immagino la lotta per avviare lavoro alle donne in un paese musulmano. Anche l’indicazione di negozi oltre quelli, per le scarpe.
Ristoranti carini. 🙏🌸🙏

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Cucine dal mondo: 10 ristoranti a Milano con opzioni vegane 20/11/2024 - 8:23 am

[…] di Marrakech di cui Yves Saint Laurent rimase folgorato (e di cui vi abbiamo parlato nel nostro articolo sulle cose da fare a Marrakech). L’arredo è curato e originale, con l’accostamento di oggetti tradizionali […]

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