Una settimana a Pantelleria: cosa vedere e dove mangiare in quest’isola stupenda

Di Elena Mariotti

Pantelleria, conosciuta anche come la “perla nera” del Mediterraneo, è un’isola di origine vulcanica situata tra l’Africa e l’Italia. Senz’altro famosa per la sua natura incontaminata, i panorami mozzafiato e le delizie culinarie locali, ci ha decisamente incantato, anche grazie al suo animo selvaggio: non ci sono spiagge sabbiose, noleggiare una macchina o un motorino è essenziale per spostarsi e il telefono prende molto poco. I vostri migliori amici saranno la crema solare, le scarpe da scoglio (e ginnastica) e un cappello per ripararsi dal sole. Ma sappiamo bene che le cose belle non sono mai facili, e con un po’ di spirito di adattamento si riesce ad andare oltre il carattere ruvido dell’isola e a coglierne la straordinaria bellezza. Se state programmando una settimana su quest’isola, ecco tutti i nostri consigli su Pantelleria: cosa vedere e dove mangiare!

UNA SETTIMANA A PANTELLERIA: COSA VEDERE

  • ARCO DELL’ELEFANTE. Ci troviamo sul versante orientale dell’isola, precisamente nell’insenatura di Cala Levante. Questo bellissimo arco naturale roccioso ricorda, appunto, un maestoso elefante che con la proboscide si disseta nelle acque cristalline del mare. È un luogo molto frequentato dai turisti, quindi conviene arrivare alla mattina presto, e si può facilmente raggiungere in macchina seguendo le indicazioni per Cala Levante. I grandi scogli della costa saranno il vostro punto di appoggio per fare un tuffo nel mare e arrivare sotto l’arco a nuoto. L’acqua è splendida e pulitissima, ma attenzione alle correnti. Il ristorante Le Cale, nei pressi della vicina Cala Levante, è il pit-stop culinario ideale per chi rimane in zona tutta la giornata.
  • LAGO DI VENERE. Il Lago di Venere è un pittoresco specchio d’acqua di origine vulcanica che si presenta come una sgargiante pennellata di turchese, nascosta tra la vegetazione selvaggia del Parco Nazionale di Pantelleria. L’acqua di questo cratere naturale è alimentata dalle piogge e dalle sorgenti termali concentrate specialmente sul suo versante meridionale. Qui, infatti, si concentrano correnti calde sulfuree che raggiungono i 40-50 gradi e rivelano un fondale ricco di fango scuro, perfetto per un trattamento benessere espresso. Come funziona? Immergetevi nei punti più caldi e rimanete un po’ in ammollo, poi raccogliete il fango dal fondale e spalmatevelo sul corpo. Per ottenere pelle liscia come seta dovete aspettare che il fango si asciughi completamente, e solo quando vi sentirete simili a statue di creta, allora potrete sciacquarvi. Risultato garantito! Per una pausa pranzo gustosa e non impegnativa, concedetevi panelle e pane cunzato da MaRai.
  • LAGHETTO DELLE ONDINE. Tra Punta Spadillo e Cala Cinque Denti, a nord-est dell’isola, rimarrete ammaliati da questa piscina naturale di acqua salata. Durante le forti mareggiate, il laghetto viene riempito dalle onde che si infrangono sugli scogli, in uno spettacolo di schizzi che, se vi capita, consigliamo di non perdere assolutamente. L’acqua cristallina, abbracciata dalle calde rocce scure, raggiunge temperature ben più alte del mare adiacente e non essendo profondo, è adatto anche a chi teme il mare aperto. Tuttavia, trovandosi vicino al mare, è un buon compromesso anche per chi preferisce dedicarsi a immersioni e nuotate più al largo. Fate attenzione però alle correnti molto forti che spesso caratterizzano l’isola! Per accedervi ci sono due alternative: via mare e via terra. Via terra basta seguire le indicazioni da Punta Spadillo, oppure seguendo un percorso di trekking tra le rocce da Cala Cinque Denti (sempre sotto il sole cocente quindi consigliato a chi ha voglia e fiato). Come nella maggior parte dell’isola, ci sono ben poche zone d’ombra quindi evitate le ore più calde per non rischiare di rovinarvi l’esperienza.
  • CALA GADIR. Sul tratto della costa nord-orientale dell’isola troverete il villaggio di Gadir, dall’arabo “conca d’acqua”, che disposto a semicerchio incornicia il suo incantevole porticciolo. È facilmente raggiungibile via terra percorrendo la strada perimetrale e seguendo le indicazioni, oppure via mare noleggiando una barca che si può poi ormeggiare facilmente. La peculiarità di questo luogo sono le calde acque termali, concentrate in vasche naturali dove la roccia si avvicina al mare. L’accesso inoltre, è molto più facile rispetto ad altre zone dell’isola, con comode piattaforme di cemento dove potersi appoggiare e acque placide senza correnti pericolose.
  • BALATA DEI TURCHI. Questa stupenda piattaforma di roccia lavica, dall’arabo “Balat” – lastra di pietra, è uno dei paradisi naturali più incontaminati dell’isola. Uno dei motivi è l’accesso piuttosto difficile, una strada di circa 4 km sterrata e angusta, consigliata se si possiede un fuoristrada. La Balata si protende verso il mare, in un’insenatura stupenda circondata da scogliere, che arrivano fino ai 300 metri di altezza. Nonostante la roccia piatta renda l’accesso in acqua più semplice rispetto ad altre zone, consigliamo sempre di utilizzare scarpe da scoglio o di gomma e di munirvi di maschera per poter fare il bagno ammirando il fondale. Un altro modo per ammirare questo paesaggio mozzafiato è avvicinarsi all’insenatura con la barca e gettare l’ancora proprio in sua prossimità.
  • UN GIRO IN BARCA. Un modo alternativo e rilassante per ammirare la costa di Pantelleria è noleggiare un gommone al porto della città. Nonostante l’offerta sia molto ampia, in alta stagione consigliamo di prenotare con dovuto anticipo! Vedendo l’isola dal mare potrete ammirarne la maestosa costa di roccia scura, che a noi è sembrato un mix tra l’isola di Jurassic Park e un paesaggio lunare. Le innumerevoli cale, archi naturali e acque cristalline vi faranno passare una splendida giornata tra tuffi e immersioni. Inoltre, se vi affiderete ad uno skipper, riuscirete a circumnavigarla tutta in una sola giornata scegliendo, a seconda delle correnti e del vento, le tappe della vostra avventura. Se decidete di noleggiare una barca senza skipper, informatevi sempre sulle condizioni meteo e sulla direzione del vento.
  • MONTAGNA GRANDE. Il bello di Pantelleria è che accontenta un po’ tutti: oltre al mare e al lago, potete trovare anche la montagna. La Montagna Grande, che raggiune gli 836 metri di altezza, si trova nell’entroterra dell’isola e offre agli appassionati di trekking innumerevoli percorsi che si snodano all’interno della macchia mediterranea, ricchi di panorami mozzafiato. Per arrivarci, dovrete percorrere una strada putroppo parecchio dissestata a causa delle radici degli alberi che hanno fatto breccia nell’asfalto (anche qui è consigliato un fuoristrada!).

UNA SETTIMANA A PANTELLERIA: DOVE MANGIARE

Una cosa va detta subito: a Pantelleria si mangia molto bene e la tradizione locale è ricca di prelibatezze che vale la pena assaggiare. Ecco le tre specialità più famose:

PASSITO DI PANTELLERIA. Con l’uva Moscato di Alessandria, qui chiamata Zibibbo, viene prodotto un vino dolce dal colore ambrato che profuma di albicocca, fichi essiccati, marmellata e mandorle. A causa dei forti venti e del sole cocente che caratterizzano l’isola, le viti sono allevate ad alberello, vicine al terreno per proteggerne i grappoli. Sono presenti in quasi tutta l’isola e disposte su terrazze, alcune a strapiombo sul mare. La sua unicità ha reso la vite ad alberello patrimonio dell’UNESCO nel 2014. Un’altra peculiarità del passito è il metodo produttivo: i grappoli di Zibibbo, prima di essere utilizzati, vengono essiccati al sole per 3/4 settimane. Nonostante la sua dolcezza, è un vino estremamente bilanciato, rendendolo perfetto da sorseggiare da solo o come accompagnamento al tipico bacio pantesco.

Ecco alcune cantine che vi consigliamo di visitare per un giro tra i vigneti e una splendida degustazione di Zibibbo in tutte le sue declinazioni: Donnafugata, Marco De Bartoli, Cantina Basile e Coste Ghirlanda.

CAPPERI. Capperi piccoli, medi, grandi (alcuni quanto mandorle!). Ce ne sono per tutti i gusti e, un po’ come per lo Zibibbo, le piante di cappero sono in ogni dove sull’isola. Dal sapore particolarmente intenso, insaporiscono tanti piatti della tradizione pantesca, a partire dall’Insalata Pantesca. Se come noi siete incuriositi dalla loro storia e volete farne una bella scorta da portare in valigia, visitate la Cooperativa Produttori Capperi di Pantelleria. Oltre ai capperi, potrete acquistare i cucunci (frutti del cappero) e il delizioso miele di Zibibbo.

BACIO PANTESCO. Deliziosa crema di ricotta racchiusa in due frittelle a forma di fiore, mentiremmo se dicessimo che non abbiamo ordinato il bacio in ogni locale dove abbiamo mangiato! Da provare assolutamente per scoprire le diverse interpretazioni e variazioni della ricetta originale. Il nostro preferito è quello con le gocce di cioccolato.

Ecco invece dove fare aperitivo e cenare (prenotate con abbondante anticipo!):

  • L’OFFICINA – COSTE GHIRLANDA. Un posto davvero speciale situato nella Piana di Ghirlanda, considerata il giardino di Pantelleria. Immerso nella macchia profumata tra gli ulivi e vigneti troverete questo angolo di paradiso. La zona dedicata all’aperitivo è sotto le stelle, vista vigneti e offre una pace e intimità unici. Per arrivarci percorrerete un breve tratto a piedi per ammirare la vegetazione della tenuta. I vini di loro produzione, principalmente a base Zibibbo per il bianco e Grenache per il rosso, accompagnano taglieri di prelibatezze locali. Noi ci siamo fermati anche a cena, conto non economico ma abbiamo mangiato divinamente. Prezzo medio a testa: 80 a testa (incluso aperitivo iniziale).
  • SESIVENTI. La ricetta per un aperitivo perfetto? Tramonto, bella musica, un cocktail in mano, il tutto seduti sui tetti dei dammusi del Parco dei Sesi. Un posto davvero originale per immergersi nella bellezza del tramonto di Pantelleria, in cui si possono anche ordinare tapas gourmet e sushi come accompagnamento all’aperitivo; se invece volete qualcosa di più sostanzioso, al piano inferiore è presente un ristorante. Tip: quando prenotate, specificate la zona dammuso! Prezzo medio a testa: €25 (drink + una tapas).
  • LA NICCHIA. Pesce freschissimo, cucina locale e atmosfera curata. Con casa nella zona di Scauri, a sud-ovest dell’isola, La Nicchia ci ha particolarmente sorpreso: noi abbiamo iniziato con un crudo misto di mare e una tartare di orata, per poi tuffarci negli strepitosi spaghetti “saporiti” alla pantesca. Oltre alla cucina tradizionale, il menu offre anche l’alternativa pizza. Prezzo medio a testa: €50.
  • DISPENSA PANTESCA. Nello spazio esterno adiacente al ristorante La Nicchia si trova il suo sister restaurant, una enobistronomia gourmet ideale sia per cena che aperitivo, con tante morbide sedute su “bean bag” e luce soffusa. L’ambiente è informale, giovane e molto curato e anche qui il menu è ricco di piatti a base di ricette pantesche e pesce freschissimo. Prezzo medio a testa: €50.
  • MARAI. Lungo la sponda meridionale del Lago di Venere trovate questo angolo di ristoro a conduzione familiare, i cui tavolini e sdraio all’ombra vi daranno tregua dal sole cocente del lago. Il chiosco offre numerose varianti del tipico “pane cunzato”, panelle e fresche insalate. Gli ingredienti sono eccellenti e provengono dalla loro omonima azienda agricola. Noi abbiamo assaggiato il pane cunzato con panelle, pomodori, origano e primo sale e un’insalata pantesca. Ottime anche le granite. Consigliatissimo! Prezzo medio a testa: €10-15.

Altri ristoranti e bar di cui ci hanno parlato bene ma che non abbiamo fatto in tempo a provare (confidiamo in voi!):

UNA SETTIMANA A PANTELLERIA: DOVE DORMIRE

Due sono le opzioni principali per dormire sull’isola: soggiornare in hotel oppure affittare un dammuso, la tipica casa pantesca con tetto a cupola, di influenza arabeggiante. Per un’esperienza autentica, noi consigliamo di cuore la seconda, ancora meglio se con piscina: i tetti dei dammusi, di sera, si trasformano in un terrazzo perfetto per godersi un aperitivo al tramonto.

Troverete tantissime opzioni, alcune più spartane di altre, alcune affittate da privati o strutture di dammusi diffusi.
Ecco una lista per tutti i gusti e necessità, tutti stupendi!

E voi siete mai stati a Pantelleria? Avete altri consigli da darci sull’isola? Ditecelo qui sotto oppure sul nostro profilo Instagram!

Nella nostra sezione Trip trovate altre idee per gite fuori porta da Milano, weekend e vacanze indimenticabili!

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1 commento

Danimari 09/09/2022 - 10:03 am

Non vedo l’ora di visitare Pantelleria! Mi hai incuriosito!!!complimenti

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