Va bene, Temakinho è uno dei posti più ‘cool’ di Milano. Ok, ormai lo conoscono tutti. Ma, quando ancora Conosco Un Posto non esisteva, io entravo nel locale sui Navigli, nato soltanto un paio di settimane prima, senza sapere che sarebbe diventato un posto del cuore.
Eravamo io, i cuochi dietro al bancone, e qualche ragazzo in sala. Il locale era piccolo, io avevo fame e ci ero capitata per caso. Da allora, ci sarò tornata una cinquantina di volte. E son passati neanche tre anni. Non perdete l’articolo dei 10 ristoranti etnici a Milano che più amiamo!
IL PIATTO FORTE: salmao gustoso anche a colazione
Di queste cinquanta volte, non ce n’è una in cui non abbia ordinato un temaki ‘salmao gustoso’. No, non sono particolarmente abitudinaria, soltanto è un piatto a cui non so rinunciare. Tartare di salmone, avocado, philadlphia, uova di pesce volante e scaglie di mandorle: la porta del paradiso si apre così, magicamente, al primo boccone.
Impossibile non pasteggiare a caipirinha: qui la preparano esclusivamente con chacaça Leblon e la declinano nei gusti più disparati, dall’ananas al lime, dal frutto della passione all açai o alla graviola. La mia preferita in assoluto rimane quella con lime, mango e pepe rosa: un’esplosione di sapori, una caipirinha a cui ne seguirà subito un’altra. Per i salutisti (o gli astemi) niente paura: servono anche degli ottimi frullati vitaminici a base di frutti esotici.
Non solo temaki, comunque, ma anche fantastici quanto fantasiosi maki da provare in tutte le loro (quasi) infinite possibilità.
Ultimamente, poi, si sono aggiunti al menu anche altri piatti come il ceviche – buonissimo pesce crudo e marinato nel limone, unito ad alcune spezie e verdure – e le tartare. Un motivo in più per tornare un’altra volta!
IL POSTO: comodo, ma un po’ rumoroso
Come dicevo, in poco tempo Temakinho è diventato uno dei locali più chiacchierati della città. Di conseguenza, è sempre pieno e si fa fatica a trovare posto, a meno che non si decida di cenare alle sette. E chiacchierare con serenità è diventato abbastanza difficile. Ma quando ho un temaki salmao gustoso davanti, di norma, anche un po’ più rumore diventa tollerabile.
L’ATMOSFERA: diversa tra Navigli e Brera
Da quando in città Temakinho si è sdoppiato, raddoppiando a Brera l’iniziale location sui Navigli, l’impressione è che, con lui, anche la clientela si sia sdoppiata. Entrambi i locali sono sempre pienissimi (il consiglio è sempre quello di prenotare anche con qualche giorno di anticipo, c’è addirittura la app per cellulari!), ma in quello davanti al Ponte dei Sassi, in Ripa di Porta Ticinese, i frequentatori sono di norma più giovani e più ‘easy’, così come il personale di sala.
Nel locale a Brera, invece, i clienti sono un po’ più ‘messi giù da gara’ (come direbbe mia nonna), e capita di frequente di sedersi vicino a tavoli di modelle o simil vip (motivo per cui vado quasi sempre su Navigli: è triste ordinare gli stessi piatti delle modelle e uscire comunque con 10 chili in più!).
IL PREZZO: accessibile
Con una trentina di euro, comprensivi di un paio di temaki e un paio di caipirinha, il gioco è fatto. Non sarà un pranzo regalato, ma è comunque a base di pesce e, ripeto, tra i migliori di Milano. Provare per credere!
TEMAKINHO
Ripa di Porta Ticinese 37, Milano. 02 8356134.
Corso Garibaldi 59, Milano. 02 72016158.
Aperto tutti i giorni (12:00/15:00 – 19:00/00:00).
15 commenti
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[…] adoro le contaminazioni culturali, nella vita e nel food: forse un po’ scontato, ma adoro Temakinho. Non faccio lo snob, anche perché non lo sono, e vado sovente all’all you can eat. Il […]