Ristoranti a Milano: 10 indirizzi che abbiamo provato questo mese

Di Redazione

Per concludere l’anno in bellezza, anche a dicembre abbiamo provato tanti ristoranti a Milano, di cui vogliamo condividere le nostre impressioni. Questo mese, sono tantissimi i bistrot italiani, da quelli tradizionali a quelli più innovativi, ma anche i locali per l’aperitivo e c’è spazio anche per qualche cucina dal mondo. Ecco i nostri racconti!

10 RISTORANTI A MILANO CHE ABBIAMO PROVATO DI RECENTE

MATER BISTROT

Era in lista da un bel po’, questo bistrot in zona Risorgimento che ha aperto da circa tre anni un piccolo spazio, dotato anche di qualche tavolino all’esterno, in via Sottocorno. Il merito delle nostre aspettative era per il menu che, cambiando ogni mese, mette al centro la sperimentazione e l’utilizzo di ingredienti anche particolari, specie negli accostamenti. La carta è divisa in “con le mani” – cinque piatti da assaporare, appunto, senza bisogno di forchetta e coltello (tra cui le polpette d’anatra con salsa chimichurri e le polpette di mare con ‘nduja) -, “piattini“, pensati segnatamente per la condivisione, e quattro portate principali. Noi abbiamo assaggiato, della prima sezione, due piatti davvero impressionantemente buoni: il carciofo alla giudia, fritto alla perfezione, e le ostriche con tabasco verde, cipollotto naghi e lardo, da urlo. Abbiamo poi proseguito con gli eccellenti nuggets di anguilla, salsa carpione e porro e con l’epica salsiccia cruda con cozze, cavolo fermentato e pane fritto. A lasciarci meno soddisfatti i due primi piatti, entrambi (volutamente) molto acidi, caratteristica che però non ci era segnalata in fase di ordine e che ci ha quindi colto un po’ di sorpresa: spaghettone con melagrana e fiore sardo e risotto con beurre blanche alle susine e ostriche grigliate. Il conto finale, incluso di bottiglia di vino, è altino, 60 euro a testa. Il locale è molto piccolo, con un distanziamento tra i tavoli parecchio risicato, e il servizio è cortese. Torneremo sicuramente ad assaggiare il nuovo menu, perché in generale ci possiamo comunque dire molto soddisfatti della nostra cena.

MATER BISTROT. Via Sottocorno 1, Milano. 02 91321602. Aperto tutti i giorni (12-15 e 18:30-00) tranne lunedì e martedì e mercoledì a pranzo.

SOTTOBOSCO

Un altro bistrot che abbiamo provato lo scorso mese è stato Sottobosco, che ha aperto da un paio d’anni nella zona di Scalo di Porta Romana, quartiere in forte fase di riqualificazione di cui vi avevamo parlato qui. La sua anima è decisamente tradizionale, con la fantasia che cede il passo a una maniacale ricerca di materie prime super selezionate, specialmente in ambito ‘carnivoro’. La carta, infatti, è dominata da salumi, quinto quarto, cacciagione, bolliti e piatti, appunto, a base di carne, alternati a primi piatti. Noi abbiamo iniziato con un misto Sottobosco di antipasto, che offriva un patè di fegato con burro, due tipi di salumi diversi, un aspic di pollo, una giardiniera e dei mondeghili. Abbiamo poi proseguito con un maialino di latte arrosto e una costoletta di vitello, accompagnati da patate al forno e cavolo viola con salsa di senape. Tutti i piatti erano gustosi senza però alcuna ‘spinta’ in termini di sapori, a nostro gusto. Atmosfera molto piacevole, conto (altino anche in questo caso) sui 50 euro, inclusa una bottiglia di vino rosso.

SOTTOBOSCO. Via Don Bosco angolo Piazza S. Luigi, Milano. 02 39289510. Aperto tutti i giorni (12-14 e 19-22) tranne lunedì e domenica sera.

GATTÒ ROBE E CUCINA

Vi avevamo parlato di Gattò Robe e Cucina nel lontano 2017 nell’articolo dedicato ai 10 ristoranti regionali a Milano. Curiosi di come si è evoluto negli anni, abbiamo deciso di tornarci per un pranzo nel weekend e ci siamo trovati davvero bene, per merito dell’ambiente casalingo e informale, arredato con pezzi di recupero e vecchie insegne, ma soprattutto dei piatti sinceri, saporiti e serviti in porzioni davvero abbondanti. Noi abbiamo assaggiato l’immancabile gattò di patate, la zucca al forno con ricotta morbida di bufala, i paccheri di Gragnano con ragù rosso napoletano e il baccalà mantecato alla provenzale, tutto molto buono. Il personale è super gentile e disponibile, i prezzi in linea col mercato. Il locale, dotato anche di dehors, è aperto da mattina a sera e si presta bene anche per un aperitivo. Un tempo il lunedì sera venivano anche organizzati – e speriamo si torni a farlo – concertini dal vivo. 

GATTÒ ROBE E CUCINA. Via Castel Morrone 10, Milano. 02 70006870. Aperto tutti i giorni (10-23).

VINO

Di certo non spicca per originalità nella scelta del nome, ma questa piccola enoteca in zona Porta Romana riserva altre sorprese al suo interno. Abbiamo provato Vino per un veloce aperitivo, che si è trasformato poi in una cena improvvisata durata sino a orario di chiusura del locale, primo elemento a indicare che alla fine ci siamo trovati decisamente bene. Qui si viene, banale dirlo, per bere del buon vino: i calici alla mescita sono una decina in tutto, ma le bottiglie che vedrete esposte e che ricoprono le pareti sono pensate per poter essere degustate all’interno del locale (con un sovrapprezzo di 5€ rispetto a quello esposto), e sono frutto di un notevole lavoro di ricerca. In carta troverete qualcosa per stuzzicare, come crostoni, panini e taglieri, con una scelta di salumi e formaggi davvero particolare. Il locale è molto piccolo e prevede una ventina di coperti, il che lo rende perfetto per un’uscita intima o per una chiaccherata tra amici.

VINO. Via Pier Lombardo 9, Milano. 02 28098239. Aperto tutti i giorni (mart-sab 11-00, dom-lun dalle 18).

SAURIS & BORC DA BRIA

Sauris & Borc da bria
Il frico di Sauris & Borc da bria | © Tommaso Prada

In quel meraviglioso coacervo di culture e sapori del mondo e dell’Italia che è via Padova, anche il Friuli è ben rappresentato. Sauris & Borc da Bria è uno splendido locale con i pavimenti in graniglia e i mattoni a vista in cui vi sembrerà di essere in una trattoria in montagna in provincia di Udine. Noi ci siamo stati per un pranzo e abbiamo provato il tagliere di affettati misti, i blecs (una pasta tipica simile ai maltagliati) al sugo di brasato e mandorle tostate, sua maestà il frico, un secondo a base di costine, salsicce e verze stufate e gratinate al forno e una torta di mele fatta in casa con gelato alla vaniglia. Il sorriso che abbiamo avuto durante tutto il pranzo è la miglior testimonianza su quanto ci sia piaciuto mangiare qui: gusti intensi ma perfettamente equilibrati, porzioni adeguate, servizio impeccabile e prezzi onesti (sui 30 euro a persona) fanno di questo ristorante una scelta perfetta per qualsiasi situazione. Da segnalare anche una rigidissima applicazione delle regole anti Covid con menu usa e getta, gel disinfettante in ogni tavolo e posti ben distanziati tra loro.

SAURIS & BORC DA BRIA. Via Toselli 2, Milano. 02 26825943. Aperto tutti i giorni (12-15 e 19-24) tranne lunedì e sabato a pranzo.

SERRA DI QUARTIERE

Su Instagram Serra di Quartiere si definisce piccola cucina, ma questa nuova apertura in via Melzo di piccolo ha solo le dimensioni del locale (una quindicina di posti in tutto, con tavoli piccolini e abbastanza ravvicinati). Grande è la cura dello spazio, interamente sui toni crema/marroni che rendono l’atmosfera calda e accogliente. Grande è anche la preparazione e la simpatia di una squadra giovane e appassionata che ci ha fatto sentire a nostro agio non appena varcata la soglia del locale. Soprattutto, è (molto) grande il livello dell’offerta con ingredienti di altissima qualità che vanno a comporre un menu con una decina di proposte: oltre al pane di Crosta da intingere in uno spettacolare olio abruzzese offerto all’inizio del pranzo, noi abbiamo assaggiato l’uovo morbido con chips di topinambur e fonduta di pecorino, la quiche con gorgonzola, noci e pere, il buche de chèvre con radicchio, melograno e arancia, il petto di anatra con patate, verdure di stagione e fondo di cottura e i cardoncelli con cavolo riccio e salsa bernese, già un signature dish a pochi giorni dall’apertura. Degna di nota anche la carta dei vini con poche ma selezionate etichette. Anche i dolci, tra cui il flan alla vaniglia, i canelé e l’apple pie, sono pazzeschi e arrivano da Nowhere. Grande, infine, è il rapporto qualità/prezzo: con una trentina di euro si esce completamente soddisfatti e con la convinzione che Serra ha tutto il potenziale per primeggiare tra gli innumerevoli locali di questa zona. Per ora è aperto dalla colazione alla merenda, ma non vediamo l’ora il servizio si estenda anche alla cena!

SERRA DI QUARTIERE. Via Melzo 3, Milano. 334 9563983. Aperto tutti i giorni (8-18) tranne domenica.

LARG_O BAR

Siamo stati in questo bar di recentissima apertura in zona Calvairate per un aperitivo domenicale, e ci siamo trovati davvero molto bene. Qui si bevono birre de La Buttiga e ottimi vini, da accompagnare rigorosamente con una delle loro bruschette: delizioso pane di Davide Longoni sormontato da ogni sorta di bontà, tra cui salsiccia cruda di Bra e salumi provenienti da aziende agricole sparse sul territorio. I ragazzi in sala sono super gentili, e una nota di merito va anche alla playlist indie. L’atmosfera davvero piacevole fa di questo luogo un locale di quartiere non troppo posh – ma curato – in cui vorremmo poter scendere ogni sera… mega approvato!

LARG_O. Via Anfossi 44, Milano. Aperto tutti i giorni (17-30-1, gio-sab fino alle 2) tranne lunedì.

EL CADREGHIN

El Cadreghin
Gli spaghetti ai frutti di mare | © Tommaso Prada

Avete presente quando varcando la soglia di un ristorante sapete esattamente cosa aspettarvi? Da El Cadreghin, un locale in una zona un po’ defilata tra viale Monza e il quartiere Adriano, ci aspettavamo piatti tradizionali ben eseguiti, atmosfera accogliente e un po’ retrò, un servizio gentile e attento e prezzi onesti. Questo è proprio quello che abbiamo trovato. Noi abbiamo scelto gli spaghetti ai frutti di mare e degli spaghetti aglio e olio con gamberi rosa, entrambi buoni e abbondanti, un fritto misto gustoso ma leggero, e per concludere dei dolci di rassicurante bontà (provate la millefoglie e ci direte). Il tutto in un ambiente fermo al 1987 (anno di fondazione del locale), ma non per questo privo di fascino e carattere. Da segnalare anche il sottofondo musicale con grandi classici italiani del passato, il conto leggero (circa 30 euro a testa, bevande escluse) e il servizio cordiale e senza fronzoli condotto direttamente dal signor Massimo, il proprietario. Non mancano inoltre le serate con musica dal vivo e menu speciali – tenete d’occhio la pagina Facebook per saperne di più. Insomma, se volete sperimentazioni e innovazioni cercate altrove, ma se volete un comfort restaurant, El Cadreghin è il locale che fa per voi!

EL CADREGHIN. Via del Ricordo 30, Milano. 02 39624561. Aperto tutti i giorni (12-14:30 e 19-22:30) tranne domenica e lunedì a cena.

SEON

A due passi da Crocetta, in una delle vie più belle di tutta la città, ha casa questo nuovo (o meglio, relativamente nuovo, considerata la pandemia) ristorante coreano. Il menu è davvero lungo e conta su tutte le specialità della cucina sud coreana, tra cui bibimbap, zuppe di ogni sorta, gnocchi di riso, frittelle, kimchi e tartare di manzo. Noi abbiamo ordinato, per iniziare, degli spettacolari ravioli di gamberi, verdure e spaghetti di riso e dei (invece normalissimi) kimbap, i rotolini coreani di alghe e riso, con carne e verdure. Come piatto principale abbiamo invece optato per una buona zuppa di kimchi parecchio piccante, con tofu, verdure e carne, ed accompagnata da una ciotola di riso bianco. Il servizio molto cortese e il cibo tutto sommato buono non sono però stati in grado di far passare in secondo piano un ambiente del locale purtroppo davvero poco curato, a fronte di un conto di 25 euro a testa. Da grandi cultori dei ristoranti coreani, è un gran peccato.

SEON CAFFÈ RISTORANTE COREANO. Via S. Calimero 3, Milano. 02 49441149. Aperto tutti i giorni (12-14:30 e 18:30-22:30) tranne domenica.

DONNA BURGHERITA

Donna Burgherita
L’hamburger di Donna Burgherita | © Tommaso Prada

Sicuramente siamo stati in posti con nomi migliori, ma questo piccolo ristorante dalle influenze calabresi in Porta Romana ci ha davvero convinto: in menu troverete una vasta selezione di tagli di carne dry aged, tartare e taglieri di salumi e formaggi. I veri protagonisti, però, sono gli hamburger dagli ingredienti più vari (anche vegetariani). Noi abbiamo optato per un ‘calabro’ con caciocavallo, peperoni, ‘nduja e chips di cipolla e un ‘silano’ con provola, funghi, peperone crusco e capocollo: entrambi erano buonissimi, enormi (con il rischio di lussazione della mandibola al primo morso) e cotti esattamente come da nostra richiesta. I prezzi sono forse superiori alla media (alcuni tagli di carne arrivano anche a 10 euro all’etto), ma lo sconto di The Fork – praticamente sempre disponibile – rende il rapporto qualità prezzo davvero soddisfacente. Per un hamburger con patatine e bevande spenderete circa 20 euro a testa.

DONNA BURGHERITA. Viale Monte Nero 3, Milano. 02 47951016. Aperto tutti i giorni (12-15 e 18-23:45) tranne lunedì.

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1 commento

Due passi nel quartiere Anfossi a Milano: cosa vedere e mangiare in zona - Conosco un posto 13/03/2024 - 5:35 pm

[…] dalla vivace atmosfera e con una bella e giovane clientela. Consigliato sia per l’aperitivo (in questa compilation trovate informazioni più dettagliate) che per un cocktail dopo […]

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