Ristoranti a Milano: 10 indirizzi che abbiamo provato questo mese

Di Redazione

Non potevamo assolutamente lasciarvi per la pausa estiva senza prima avervi parlato dei ristoranti a Milano che abbiamo provato di recente. Questo mese, sono tantissimi i ristoranti asiatici e le ‘osterie’ italiane, ma c’è spazio anche per un locale greco e uno lombardo. Ecco tutte le nostre impressioni!

10 RISTORANTI A MILANO CHE ABBIAMO PROVATO DI RECENTE

OSTERIA DEL TRENO

Ristoranti Milano Osteria del Treno
I rustin negàa dell’Osteria del Treno | © Tommaso Prada

Quanto ci piace questa trattoria a due passi dalla Stazione Centrale in cui torniamo sempre volentieri in qualsiasi stagione e con qualsiasi compagnia! L’ambiente è costituito da tante salette con caratteristici arredi retrò (senza dimenticare la maestosa Sala Liberty, perfetta per organizzare eventi e cene di lavoro) in cui vengono serviti piatti tipici della cucina lombarda. È qui che abbiamo assaggiato dei mondeghili tra i migliori della città con un bilanciamento perfetto tra la croccantezza dell’impanatura e la morbidezza dell’interno. Anche il risotto alla milanese con midollo non è da meno, saporito e perfettamente all’onda (buonissimo anche quando si raffredda e tende a solidificarsi). Il piatto che però ci ha rubato il cuore durante la nostra ultima visita sono stati i rustin negàa, una specialità della cucina lombarda che sta scomparendo anche nei menu dei ristoranti a Milano tradizionali. Si tratta di nodini di vitello insaporiti con pancetta e cotti a lungo in brodo in modo che la carne diventi succosa e tenerissima. Vi diciamo solo che abbiamo dovuto chiedere del pane aggiuntivo per fare la scarpetta! L’unica nota un po’ stonata sono i dolci, non indimenticabili. Assolutamente da rimarcare sono invece una lista di vini davvero vasta e dai ricarichi contenuti, un servizio attento e disponibile e un conto decisamente onesto (sui 35 euro a testa).

OSTERIA DEL TRENO. Via S. Gregorio 46, Milano. 02 6700479. Aperto tutti i giorni (12-15 e 19:30-23) tranne sabato a pranzo e domenica a cena.

NILDA’S LECHON

Trovato praticamente per caso su Google e in una posizione non particolarmente favorevole (uno spiazzo poco visibile su un lato di via Palmanova), questo ristorante filippino non partiva esattamente con tutti i favori dei pronostici. Invece, ci ha convinto non appena varcata la soglia. La frequentazione autoctona è, infatti, quasi sempre sinonimo di qualità e qui, durante tutta la nostra permanenza siamo stati i soli clienti italiani. L’ambiente è semplice ma curato e la cucina a vista permette di sbirciare il cuoco al lavoro mentre prepara gustosissimi piatti come il crispy pata (stinco di maiale fritto), il bicol express (stufato di carne con peperoni piccanti e pasta di gamberetti) e i pancit (spaghetti di riso saltati in padella) con vari condimenti. La specialità della casa è però il lechon, il maialino arrosto preparato in numerose varianti e che non per niente dà il nome al locale. Noi abbiamo preso i cubetti di pancetta che ci hanno davvero convinto con il loro mix perfetto tra croccantezza e morbidezza e delle buonissime verdure miste cotte in salsa d’ostriche che accompagnavano la portata principale. Alla fine abbiamo assaggiato anche il mitico halo halo, una specie di granita con latte condensato, gelato, frutta fresca, gelatine di frutta, mais (!) e fagioli (!!) che i più coraggiosi di voi potranno prendere per affrontare la calura estiva. Non possiamo non concludere menzionando il servizio gentilissimo a conduzione famigliare e i prezzi davvero irrisori (non riuscirete a spendere più di 20 euro a testa). Insomma, tra i ristoranti a Milano che offrono cucina filippina, questo è assolutamente uno dei nostri preferiti!

NILDA’S LECHON. Via Palmanova 60, Milano. 327 8740295. Aperto tutti i giorni (11-15 e 17-20, sab-dom orario continuato) tranne lunedì.

LOM DOPOLAVORO

Siamo stati per un aperitivo, poi trasformatosi in cena, in questo nuovo ristorante e bar all’interno di Lom, Locanda Officina Monumentale, una ex officina in zona Cenisio e appena dietro, per l’appunto, al Monumentale, che non da molto è stata trasformata in hub e acceleratore di imprese. L’esterno è magico, con un bel cortile a ospitare tavoli e sedie in legno, e con tutta l’impressione di non essere a due passi dalla (trafficatissima) via Nono, ma in qualche angolo sperduto della città. Il menu è spiccatamente vegetale: noi abbiamo provato un cocktail molto ben fatto a base gin e assenzio con tonica e aneto e qualche piatto dalla carta, tra cui un’ottima polentina piastrata con fonduta e taleggio e un meno convincente risotto con zafferano, nocciole tostate e fave fresche. Anche all’interno si sta bene, e i gestori sono davvero molto motivati e disponibili. Evviva!

LOM DOPOLAVORO. Via Ferraris 1, Milano. 327 0698267. Aperto tutti i giorni (mar-sab 18:30-02, dom 13-22) tranne lunedì.

AL MERCATO STREET

Del nostro amore per Al Mercato, che nel 2014 definivamo il “miglior hamburger di Milano” e che anche recentemente, pur nella sua svolta ‘fine dining’, ci aveva continuato a dare soddisfazione, non abbiamo mai fatto mistero. Quindi, è stata grande la gioia quando abbiamo scoperto che, colletaralmente alla sua terza apertura a Milano, nella splendida cornice di Alvar Aalto, coi grattacieli di Porta Nuova proprio davanti e a fianco a insegne del calibro di Berton e Iyo Aalto, aveva aperto un piccolo avamposto dello street food, un ritorno alle origini (qualcuno ricorda gli epici Taco Bar e Noodle Bar? Be, noi sì.) pensato principalmente per il take away e il delivery, ma che si ben presta anche a un pit stop veloce nello spartano (e piccolissimo) locale o nei tavolini del dehors. Il menu punta tutto su nachos, burrito, ramen, teppanyaki, gyoza, burger e hot dog, con prezzi calmierati (circa 12 euro per un pasto completo), un servizio molto cortese e una pessima aerazione. Noi abbiamo provato due piatti, entrambi purtroppo non convincenti: un hot dog molto sbilanciato a favore del pane nel rapporto complessivo wurstel-salse-pane e non così saporito come ce lo aspettavamo e un ramen con un ottimo brodo tan-tan di miso ma dei noodles all’uovo un po’ deludenti. Insomma, il consiglio è forse quello di recarsi nel vicino Al Mercato ‘canonico’, pur con molto dispiacimento per un format che un tempo faceva la nostra felicità.

AL MERCATO STREET. Viale della Liberazione 15, Milano. 02 4951 9100. Aperto tutti i giorni (11:30-15 e 19-23).

HEKFAN

Avevamo grandissime attese per il nuovo nato nella famiglia Hekfanchai, i ristoranti di cucina hongkonghese che abbiamo imparato ad apprezzare durante il lockdown e che anche successivamente sono sempre stati una tappa sicura per ottimi cheun fun e buonissime omelette. Hekfan, a differenza degli altri locali votati a un pasto veloce e all’asporto, vuole alzare il livello della propria cucina proponendo nel cuore di Brera un’esperienza fine dining di assoluta qualità. Dopo esserci stati a pranzo possiamo dire che le nostre aspettative sono state decisamente soddisfatte. Merito di un ambiente elegante e curato, un servizio non meno che perfetto e una presentazione dei piatti la cui cura abbiamo visto solo in ristoranti di più alto livello e che ovviamente si sono rivelati perfettamente riusciti anche nel gusto. Buonissimi (e bellissimi) i bun ai funghi serviti su una terra di cioccolato, così come i ravioli con gamberi e pak choi e l’orecchia di mare cotta nel vino di riso. Ottimo anche il riso di Yangzhou con verdure e gamberetti e semplicemente incredibile il maiale dom po la cui cottura viene scenograficamente completata al tavolo con una fiamma viva e dalla carne talmente tenera da rendere superfluo l’uso del coltello. Dopo aver raccolto con il riso gli ultimi residui della spettacolare salsa del maiale, abbiamo preso una teacake di yuzu e miele fresca e leggera, perfetta conclusione del pasto. Le uniche note stonate sono l’eccessivo ricarico sui calici di vino (10 euro a calice) e un coperto che per 4 euro deve comprendere qualcosa in più del semplice servizio (l’acqua? Un aperitivo di benvenuto?). Al netto di questi costi eccessivi, il conto finale è in linea con quanto ci aspettavamo, cioè circa 50 euro a testa scegliendo dal menu alla carta. Ci sono anche dei percorsi degustazione (88 e 118 euro) che vi permetteranno di sperimentare appieno la cucina di Hekfan.

HEKFAN. Via Formentini 2, Milano. 02 36593966. Aperto tutti i giorni (12-00) tranne lunedì.

TAVERNA GRECA MYKONOS

Ci siamo passati davanti infinite volte durante le nostre passeggiate lungo la Martesana, ma chissà perchè non avevamo ancora provato la taverna greca Mykonos. Questo locale ha la fama di essere tra i ristoranti a Milano di cucina ellenica più buoni, e non a torto. Prendete coraggio e varcate il pesante portone di legno, e vi ritroverete trasportati in un ambiente caldo e familiare dai conosciuti colori bianchi e blu. Il menu è davvero molto vasto e composto da moltissimi antipasti pensati per essere condivisi: via libera quindi a olive di Kelemata, feta preparata in svariati modi, ma anche salsa di melanzane, barbabietola o peperoni. Non mancano, poi, alcuni piatti come la classicamoussaka, ovvero lo sformato di melanzane, patate, ragù e besciamella, o il pasticcio. Noi vi consigliamo la tradizionale carne alla griglia, che sia di agnello, maiale o pollo, servita con pita calda, patatine fritte, e l’immancabile salsa tzatziki. L’unico punto negativo è la mancanza di posto all’esterno, che viene però parzialmente colmato dalle grandi sale del ristorante, con tavoli ben distanziati. Il servizio è rapido e gentilissimo, e per una cena da cui uscire soddisfatti dovreste spendere intorno ai 30 euro a testa. Un’ultima chicca: qui potrete degustare il tradizionale caffè greco (molto simile a quello turco) e la Mastiha, un liquore tipico che, avvisiamo, vi creerà dipendenza.

TAVERNA GRECA MYKONOS. Via Tofane 5, Milano. 02 2610209. Aperto tutti i giorni (20-23, sab-dom anche 12:30-14).

OSTERIA DEMOCRATICA

Tra i nuovi ristoranti a Milano di maggio, eravamo molto curiosi di provare questo locale vicino al Naviglio Pavese, nato dal recupero di un vecchio spazio di proprietà del Comune, dietro cui c’è Lorenzo Bissolotti (e altri soci) che ci aveva già convinto con il ristorante-bacaro Inscì. La sala interna è molto spaziosa e ha quel look da ‘locale di una volta in versione minimal’, ma vista la stagione abbiamo approfittato del bellissimo dehors esterno. Sul menu troverete soprattutto salumi e formaggi, sotto forma di taglieri ma non solo, crostoni, tartare e alcune proposte di pesce. Noi abbiamo assaggiato i filetti di Alacce salate di Lampedusa con salsa verde, il cefalo affumicato con succo di arance, mandorle erba cipollina, e i crostoni, uno con buzzonaglia di tonno, stracciatella e pomodori secchi e uno con miele e lardo. Tutti i piatti ci hanno convinto, e ci sono stati serviti in porzioni adatte per assaggiare più piatti e condividere. Ad accompagnare, una lista di vini in bottiglia piuttosto ricca (più di 70 etichette) e 2-3 vini al calice. Per quanto riguarda i prezzi, i piatti vanno dai 7 euro ai 13 euro e il nostro conto finale, con due calici di vino, è stato di 67 euro in due.

OSTERIA DEMOCRATICA. Via Troilo 14, Milano02 84077290. Aperto tutti i giorni (18-00) tranne domenica.

OSTERIA LA GRANDISSIMA

Ristoranti a Milano La Grandissima
La pancia di manzo | @ Tommaso Prada

Lontanissima sia ideologicamente che geograficamente dai locali cool del centro, questa osteria vicinissima alla Martesana e a via Padova non bada troppo alle apparenze. Bastano delle lucine e dei parasole nel giardino sul retro per creare un’atmosfera amichevole e conviviale… quasi come in campagna, parafrasando le parole che compaiono sull’insegna, sul menu e sui social. Attenzione, però, a non confondere questa semplicità per sciatteria, vista la passione e l’entusiasmo di un team che, lo si intuisce subito, sta costruendo qualcosa di prezioso. La proposta culinaria comprende pochissimi piatti che cambiano spesso a seconda della disponibilità degli ingredienti e della fantasia dello chef. Dopo aver scelto un calice di (ottimo) vino fermentato da una lista lunga e variegata, tra gli antipasti assaggiamo delle polpette di melanzane dal sapore mediorientale, un gustoso uovo con pomodoro, pecorino e briciole di pane, una pancia di manzo buona ma dal sapore forse un po’ ripetitivo (vista la grassezza della carne, ci saremmo aspettati che le verdure e la salsa di contorno ‘spezzassero’ maggiormente) e la pazzesca terrina di faraona e miele al tartufo, un riuscito mix tra sapori rustici e delicati nel quale abbiamo trovato suggestioni francesi. Perfetto comfort food da pranzo della nonna sono invece le pappardelle al ragù di maiale e finocchietto che ci dividiamo successivamente: la pasta fatta in casa spessa e ruvida e il sugo saporito ma addomesticato dal finocchietto ne fanno un piatto praticamente senza difetti e che non possiamo non finire facendo la scarpetta con il pane di quella Tipografia Alimentare che dista solo qualche centinaio di metri. Per completare un’esperienza davvero positiva mancano solo un buon dolce – la panna cotta con salsa all’albicocca – e soprattutto un conto più che onesto (65 euro in due per tutto quello che vi abbiamo descritto) davvero raro da trovare in città. Insomma, avrete capito, tra i ristoranti a Milano La Grandissima è uno di quelli a cui è difficile non voler bene da subito e che speriamo possa continuare sulla buona strada intrapresa in queste prime settimane di apertura.

OSTERIA LA GRANDISSIMA. Via Ponte Nuovo 25, Milano. 331 7045022. Aperto tutti i giorni (18-00) tranne lunedì.

BATTICÖR

Tra i ristoranti a Milano con casa all’interno degli hotel, abbiamo scelto di provare Batticör ,ristorante dentro all’Innside Torre Galfa di Meliá nei pressi della Stazione Centrale. Il locale, dall’anima green e arredamento minimal, è attivo dalla colazione alla cena e pone un’attenzione particolare verso la sostenibilità e provenienza degli ingredienti. Per cena il menu è ricco di piatti italiani che accontentano tutti i gusti. Abbiamo iniziato l’assaggio dividendo qualche antipasto: tartare di manzo con midollo e germogli, insalata Caprese e tagliere di salumi e formaggi. Ci siamo poi fatti invogliare da spaghetti con porro, fonduta di pecorino e olio al pomodoro e rotolo di pollo con zucchine, broccoli e salsa jus. La tartare di manzo era senza dubbio una spanna superiore rispetto agli altri ma il resto dei piatti, seppur buoni, mancavano un po’ di brio. Molto carino il dehors che permette di godersi un aperitivo o cena all’aperto. Il servizio è decisamente da migliorare, non nella gentilezza del personale, ma nelle tempistiche di servizio. Nonostante, infatti, il locale non fosse per niente pieno, i piatti sono usciti lentamente, a volte anche in modo scoordinato, complice forse il fatto che la cucina serve al contempo i clienti dell’hotel. In ogni caso, il rapporto qualità-prezzo è molto buono per essere a Milano, con un conto finale di circa 40 euro a testa.

BATTICÖR. Via Gustavo Fara 41, Milano. 02 83510340. Aperto tutti i giorni dalla colazione alla cena.

PANDA-MI

Nascosto in una via anonima tra le fermate di Zara e Sondrio, questo ristorante cinese è stata una delle scoperte più piacevoli dell’ultimo periodo. Non fatevi ingannare dall’aspetto ‘dimesso’ dell’esterno, dove comunque ci sono alcuni tavolini all’aperto perfetti per l’estate. L’interno, infatti, è super carino e molto caratteristico. Il menu propone piatti tipici del Sichuan ed è suddiviso per tipologie di carne (c’è anche la rana) e pesce, più una parte finale dedicata solo ai primi e ai piatti in brodo. Noi abbiamo assaggiato il riso fritto all’uovo, le costolette di maiale segrete fritte, pak-choi saltato e brodo piccante con manzo e verdure. Le costolette le ricordiamo ancora oggi per la frittura eccezionale e la morbidezza, mentre abbiamo sottovalutato la piccantezza del brodo, che però era davvero buonissimo. I prezzi sono più che onesti: senza vino, infatti, abbiamo speso 30 euro in due. Menzione d’onore al personale, davvero parecchio per tutto il corso della serata. Se volete sperimentare con gli abbinamenti, c’è anche una lista di cocktail originali con ingredienti molto particolari come il succo di ossicocco. Il fatto di essere stati gli unici avventori italiani non fa che confermare l’impressione più che positiva: Panda-Mi entra di diritto nella lista dei nostri ristoranti cinesi a Milano del cuore! Negli ultimi giorni il locale si è preso una pausa per una ristrutturazione, ma ci hanno assicurato tornerà a pieno regime nel breve periodo.

PANDA-MI. Via Ercole Oldofredi 25, Milano. 331 7773171.

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