Tokuyoshi, ristorante una stella Michelin in zona Sant’Agostino, non ha bisogno di troppe presentazioni. Per chi non conoscesse Yoji Tokuyoshi, vi basti sapere che questo cuoco giapponese è stato sous-chef di Massimo Bottura, e che ha scelto di incentrare la sua cucina sull’innesto tra filosofia del Sol Levante e tradizione italiana. Da questa unione, nasce una cucina delicata e creativa, che si è meritata il plauso di critica e clienti. E anche il nostro, che siamo stati invitati a cena per festeggiare la riapertura dopo qualche mese di restyling. Abbiamo trovato un locale rimodernato, in cui passare una serata di relax, davanti a piatti davvero indimenticabili.
Abbiamo provato Tokuyoshi e qui vi diciamo com’è!
IL MENU DI TOKUYOSHI: italiano con influenze orientali
La proposta di Tokuyoshi si snoda tra un menu omakase, in giapponese “lascio fare a te“, che affida all’estro della brigata e alla stagionalità dei prodotti un percorso da otto piatti; e un menu alla carta, piuttosto stringato, composto quattro antipasti, altrettanti primi e cinque secondi. Gli ingredienti utilizzati sono principalmente occidentali, ma si notano diverse influenze orientali, come la carne wagyu di Kyoto o il miso di loro produzione.
COME SI MANGIA DA TOKUYOSHI: divinamente
Noi abbiamo deciso di lasciarci completamente nelle (sapienti) mani dello chef, iniziando il nostro ‘viaggio’ da un piatto chiamato ‘Pizza delivery‘, un senbei giapponese – ovvero un cracker preparato con l’impasto della polenta e servito in un cartone della pizza, a ricordare una capricciosa, e quindi arricchito con mortadella, salsa di pomodoro, carciofi fritti, fhunghi, capperi e origano. Divertente, ma il bello deve ancora arrivare.
Le successive due portate ci iniziano già a commuovere: arrivano un sashimi bianco di calamaro, lardo, pecorino, scorza di limone e rafano: un trionfo di delicatezza e bontà, con accostamenti di sapori impensati che eppure si sposano alla perfezione. Stesso giudizio per un’altra scommessa, almeno sulla carta parecchio ardita, ovvero quella del tonno marinato, servito con prosciutto di Parma e un brodo di capperi.
Proseguiamo con una tartelletta con crema di cavolfiore e cavolfiori fritti, che anticipa il vero piatto re della serata, che credo ricorderemo a lungo: uno spaghetto mantecato con la salsa francese beurre blanc, con timo, alloro, pompelmo e ricci di mare. Un trionfo di sapori che faticheremo a scordare.
Proseguiamo con ben due secondi piatti, entrambi notevoli: l’anguilla, da un lato, e il germano. Anche in questo caso, il risultato è di una raffinatezza estrema, nonostante i sapori forti degli ingredienti protagonisti delle portate. L’impiattamento? Incredibile.
I due secondi | © Carlotta Coppo
Arrivati a questo punto saremmo anche sazi e felici, ma lo chef decide che devono ancora arrivare gli incredibili tortellini in brodo “via Emilia”, pasta fresca con ripieno e brodo di cappone, sormontato da una grattugiata di tartufo nero. Eccellente.
Arriva il momento del dessert, servito in un triplice trionfo di piatti, divisi tra predessert, dolce vero e proprio (gelato al topinambur, sormontato da una meringa dolce al carbone), e piccola pasticceria finale.
I dessert | © Carlotta Coppo
Usciamo da Tokuyoshi con la netta sensazione di aver fatto una delle cene migliori della nostra vita. Pensate vi possa bastare come reference?
L’ATMOSFERA DI TOKUYOSHI: elegante e rilassante
Due angoli di Tokuyoshi | © Carlotta Coppo
I locali di Tokuyoshi, come anticipato, sono stati recentemente rinnovati per il quinto compleanno del ristorante. Qui troverete un ambiente elegante e rilassante, con tavoli in legno, pareti verdi, sedie e divanetti in velluto. Nell’unica sala dove si può pranzare o cenare, trovano spazio una trentina di coperti suddivisi tra tavoli ‘classici’, tavolo conviviale per gruppi fino a 8 persone, e chef’s table, per ammirare da vicino lo chef all’opera. Accanto, troverete un altro (nuovo) ambiente, battezzato “salotto”, in cui poter prendere un aperitivo o godersi il dessert in totale relax. Completano il tutto un servizio giovane e competente, col sorriso di chi non solo ti vuole felice, ma è felice.
I PREZZI DI TOKUYOSHI: da stella Michelin
Il bancone | © Carlotta Coppo
Nel caso decideste di optare per il menu alla carta, tenete conto che il prezzo medio degli antipasti è di 25 euro, quello dei primi 30-35, quello dei secondi 30-45; nel caso vi buttaste (e dovreste) sul menu omakase, il suo costo è di 135 euro, con 85 euro aggiuntivi per l’abbinamento vini e 55 per l’abbinamento tè. Un prezzo in linea con i ristoranti di questa categoria e che riteniamo super ben speso a fronte dell’atmosfera, del servizio e, soprattutto, dei piatti assaggiati.
RISTORANTE TOKUYOSHI
Via S. Calocero 3, Milano
0284254626
Aperto tutti i giorni (12:30-15 e 19-23:30, mar mer solo a cena) tranne lunedì
INFORMAZIONI UTILI:
IL MENU DI TOKUYOSHI : italiano con influenze orientali
IL PREZZO DI TOKUYOSHI: menu omakase (135€), alla carta sui 100€ bere a parte
L’AMBIENTE DI TOKUYOSHI: elegante e rilassante
COME PRENOTARE DA TOKUYOSHI: telefonicamente o tramite il form sul sito
COME ARRIVARE DA TOKUYOSHI: con la metro verde (fermata Sant’Agostino), bus 94, tram 2, 14
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